Quando vengono a mancare persone come Andrea Canevaro ci si sente tutti più soli.
Nel corso della sua vita professionale Andrea Canevaro ha apportato importanti contributi, considerato il padre della pedagogia speciale in Italia e dell’inclusione. Uno studioso con influente capacità di riflessione sulle tematiche che riguardano i temi del rispetto della diversità,intesa però come unicità e comunque risorsa.
Le sue parole sono state sempre un’ occasione per riflettere meglio sugli strumenti educativi all’interno della relazione di aiuto. Professore emerito dell’Università di Bologna, è stato Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione, ha fondato il servizio per studenti con disabilità e dislessia dell’Università di Bologna, contribuendo alla nascita degli altri servizi in Italia.
E’ riconosciuto anche a livello internazionale per i suoi studi e per le sue ricerche in questi campi…e molto di più e molto altro…
Numerosissime sono state le manifestazioni di stima e cordoglio su siti delle testate e delle cronache locali e non, su quelle specializzate sui temi educativi e dell’inclusione sociale, per esempio su Vita Addio a Canevaro, l’educatore che sapeva vedere quello che chi cresce sarà (26/05/2022) – Vita.it viene ricordato in una sua ultima intervista in cui Canevaro sottolineava che «dal mio lungo lavoro con le persone con disabilità ho tratto una scaletta di parole, che riguardano tutti: inserimento, integrazione, inclusione. Penso abbiano molto da dire.
L’inserimento è il venire al mondo, l’entrare in un mondo che c’era già, il non pensare che io devo inventare la lingua del mondo, io faccio parte di un mondo che già esiste. Poi c’è l’integrazione, io mi integro facendo un doppio lavoro di adattamento: mio all’ambiente e dell’ambiente a me. A un certo punto però devo immaginare ciò che c’è oltre, uscire, ed è l’inclusione».

Personalmente ho avuto modo di incontrarlo alcune volte in occasione di iniziative formative.
La prima verso il 1998, quando insieme ad alcune colleghe dell’allora Servizio Sociale – Settore Handicap di Ravenna, presentammo un elaborato inerente al valore della scrittura come strumento professionale, in particolare uno legato alla pedagogia istituzionale denominato “Monografia” e lui ci propose di inserirlo in una pubblicazione curata da lui ed altri autori in un testo dal titolo “Scrivere di educazione” (Canevaro et Altri, 2000) , quello dello scrivere, è stato un altro dei suoi importanti insegnamenti, quello di lasciare memoria, traccia della propria esperienza lavorativa per poterla condividere e per poter continuare ad interrogarsi ed ampliare i propri punti di vista…e così dentro di me ha continuato “a lavorare”, infatti quando nel 2013 proposi un progetto di Laboratorio di scrittura per gli operatori alla Cooperativa Sociale “La Pieve”, mi sorse spontaneo intitolarlo “Scrivere di educazione”, andando a ricollegarmi proprio a quel suo testo.

Da quel laboratorio di scrittura “Scrivere di educazione”, nel 2014 si decise sempre con gli operatori della Cooperativa, di organizzare un Seminario pubblico e in quell’occasione ci adoperammo per invitarlo a tenere una relazione di chiusura dell’evento, Andrea Canevaro, sempre gentile e disponibile, accettò e così trascorremmo con lui la mattinata e finimmo con le sue parole che poi furono trascritte e inserite in un libro pubblicato dalla Cooperativa: “La relazione di aiuto: essere con l’altro”.
Ecco mi piace ricordarlo così, con noi, in quel momento di piacevole condivisione, riflessione e apprendimento. Noi ci auspichiamo di riuscire a portare avanti, in qualche modo le sue riflessioni e i suoi insegnamenti.
Buon viaggio, Andrea.
Raffaella Cardone – psicologa e psicoterapeuta
In ricordo di Andrea Canevaro (Genova, 1939 – Ravenna, 2022)
/in Novità /da DavideQuando vengono a mancare persone come Andrea Canevaro ci si sente tutti più soli.
Nel corso della sua vita professionale Andrea Canevaro ha apportato importanti contributi, considerato il padre della pedagogia speciale in Italia e dell’inclusione. Uno studioso con influente capacità di riflessione sulle tematiche che riguardano i temi del rispetto della diversità,intesa però come unicità e comunque risorsa.
Le sue parole sono state sempre un’ occasione per riflettere meglio sugli strumenti educativi all’interno della relazione di aiuto. Professore emerito dell’Università di Bologna, è stato Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione, ha fondato il servizio per studenti con disabilità e dislessia dell’Università di Bologna, contribuendo alla nascita degli altri servizi in Italia.
E’ riconosciuto anche a livello internazionale per i suoi studi e per le sue ricerche in questi campi…e molto di più e molto altro…
Numerosissime sono state le manifestazioni di stima e cordoglio su siti delle testate e delle cronache locali e non, su quelle specializzate sui temi educativi e dell’inclusione sociale, per esempio su Vita Addio a Canevaro, l’educatore che sapeva vedere quello che chi cresce sarà (26/05/2022) – Vita.it viene ricordato in una sua ultima intervista in cui Canevaro sottolineava che «dal mio lungo lavoro con le persone con disabilità ho tratto una scaletta di parole, che riguardano tutti: inserimento, integrazione, inclusione. Penso abbiano molto da dire.
L’inserimento è il venire al mondo, l’entrare in un mondo che c’era già, il non pensare che io devo inventare la lingua del mondo, io faccio parte di un mondo che già esiste. Poi c’è l’integrazione, io mi integro facendo un doppio lavoro di adattamento: mio all’ambiente e dell’ambiente a me. A un certo punto però devo immaginare ciò che c’è oltre, uscire, ed è l’inclusione».
Personalmente ho avuto modo di incontrarlo alcune volte in occasione di iniziative formative.
La prima verso il 1998, quando insieme ad alcune colleghe dell’allora Servizio Sociale – Settore Handicap di Ravenna, presentammo un elaborato inerente al valore della scrittura come strumento professionale, in particolare uno legato alla pedagogia istituzionale denominato “Monografia” e lui ci propose di inserirlo in una pubblicazione curata da lui ed altri autori in un testo dal titolo “Scrivere di educazione” (Canevaro et Altri, 2000) , quello dello scrivere, è stato un altro dei suoi importanti insegnamenti, quello di lasciare memoria, traccia della propria esperienza lavorativa per poterla condividere e per poter continuare ad interrogarsi ed ampliare i propri punti di vista…e così dentro di me ha continuato “a lavorare”, infatti quando nel 2013 proposi un progetto di Laboratorio di scrittura per gli operatori alla Cooperativa Sociale “La Pieve”, mi sorse spontaneo intitolarlo “Scrivere di educazione”, andando a ricollegarmi proprio a quel suo testo.
Da quel laboratorio di scrittura “Scrivere di educazione”, nel 2014 si decise sempre con gli operatori della Cooperativa, di organizzare un Seminario pubblico e in quell’occasione ci adoperammo per invitarlo a tenere una relazione di chiusura dell’evento, Andrea Canevaro, sempre gentile e disponibile, accettò e così trascorremmo con lui la mattinata e finimmo con le sue parole che poi furono trascritte e inserite in un libro pubblicato dalla Cooperativa: “La relazione di aiuto: essere con l’altro”.
Ecco mi piace ricordarlo così, con noi, in quel momento di piacevole condivisione, riflessione e apprendimento. Noi ci auspichiamo di riuscire a portare avanti, in qualche modo le sue riflessioni e i suoi insegnamenti.
Buon viaggio, Andrea.
Raffaella Cardone – psicologa e psicoterapeuta
È iniziato il corso per “Operatore Sportivo per disabilità”
/in Novità /da DavideMartedì 19 gennaio è iniziato il corso che si propone di formare personale che acquisisca competenze specifiche e strategiche per lavorare con persone con disabilità nel settore sportivo. Questo progetto è stato organizzato dal comitato territoriale Csi Ravenna-Lugo in collaborazione con la nostra Cooperativa per formare operatori già qualificati in ambito educativo o sportivo nell’acquisizione delle competenze di tipo cognitivo-comportamentale proprie del ruolo.
Ne ha parlato La Gazzetta dello Sport in questo articolo
Ne ha parlato CSI Ravenna e Lugo in questo articolo
Nasce la figura dell’educatore ludico
/in Novità /da DavideÈ uscito su Emilia-Romagna Mamma un articolo sulla figura dell’educatore ludico, scritto da Silvia Manzani.
“Formare educatori ludici in grado di utilizzare i giochi da tavolo e i giochi di ruolo nei loro interventi, non certo solo quando i destinatari sono i bambini. Questa l’idea alla quale sta lavorando, da qualche tempo, la cooperativa sociale “La Pieve” di Ravenna”
In questo link trovate l’articolo: Clicca qui per l’articolo
SIC.ANT per il sociale
/in Eventi /da DavideRingraziamo la ditta SIC.ANT Antincendio di Damiano Nivellini per aver contribuito a sostenere i Centri della nostra Cooperativa che si occupano di assistenza ed inserimento lavorativo di persone disabili attraverso la sua donazione di mascherine di protezione e per aver contribuito alla realizzazione del progetto rivolto ai cittadini con maggiori difficoltà economiche del Comune di Argenta, attraverso pacchi spesa.
RIAPERTURA OSTELLI DI ANITA E CAMPOTTO
/in Eventi /da DavideRaccolta fondi per Zuga Zuga
/in Novità /da DavideAnno sportivo 19-20
/in Novità /da DavideRiparte l’anno sportivo con un ricco programma della Coop La Pieve in collaborazione con CSI Ravenna – Lugo.
Lo sport come strumento educativo e la sinergia degli Operatori Sportivi per la Disabilità continuano ad essere una proposta vincente ed innovativa.
I corsi vedranno la conclusione nella Giornata Giocando senza Frontiere di maggio.
Il primo appuntamento alla Maratona di Ravenna Città d’Arte 2019 “Correndo senza Frontiere”
Volantino “Sport e disabilità” – Adesso atletici
Giocando senza frontiere 2019
/in Novità /da DavideGiocando senza frontiere. Al campo di atletica Marfoglia 200 atleti con disabilità
“Dalla parte degli ultimi per sentirsi primi… anche nello sport!”. È questo il pensiero che ha sempre accompagnato Giocando Senza Frontiere, la cui quinta edizione si terrà domani, giovedì 30 maggio dalle 9 alle 15 presso il campo di atletica Marfoglia di Ravenna, messo a disposizione gratuitamente dal presidente di Athletic Accademy Ravenna Urbano Lega. La manifestazione sportiva è dedicata a tutte le persone con disabilità di età compresa fra i 18 e i 65 anni dei servizi diurni e residenziali gestiti dalle cooperative sociali della provincia di Ravenna e della Regione Emilia Romagna ed è organizzata dalla Cooperativa sociale La Pieve e dal CSI di Ravenna.
I partecipanti si cimenteranno in diverse attività: velocità 25 m, staffetta a squadre con passaggio di testimone, percorso di motricità globale, marcia 400 m, lancio del vortex e corsa delle carrozzine.
Giocando senza Frontiere gode del Patrocinio del Comune di Ravenna – Assessorato allo Sport, del CIP e della Regione Emilia Romagna ed è realizzato grazie al contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Gemos, Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù, Deco Industrie, Forno Virna, Pubblica Assistenza. Tra i partner dell’iniziativa anche Ravenna Cammina ASD.
ARTICOLO PRESO DA RAVENNANOTIZIE.IT
PerCorsi di benessere – PNEINEWS articolo di Raffaella Cardone
/in Novità /da DavideCondividiamo con grande piacere, un articolo scritto dalla psicologa e psicoterapeuta Raffaella Cardone, che è una sintesi della sua relazione presentata al seminario di dicembre 2017 durante il convegno organizzato in collaborazione con la nostra Cooperativa.
È stato pubblicato sulla rivista PNEINEWS, diretta dal presidente onorario della SIPNEI Francesco Bottaccioli, nel numero di Novembre-Dicembre 2018.
Se trovi interessante l’ARTICOLO RIPORTATO QUI SOTTO IN FORMATO PDF puoi abbonarti alla rivista PNEINEWS da questo link sipnei.it/abbonamenti oppure contattarli alla mail segreteria.sipnei@gmail.com o visitare il sito sipnei.it
SoStare nel tempo – seminario
/0 Commenti/in Eventi, Uncategorized /da bernardoCome ogni anno il seminario della nostra Cooperativa rivolto agli operatori dell’area Socio-Sanitaria, psicologi, psicoterapeuti, medici, psichiatri, neuropsichiatri, pedagogisti, assistenti sociali, infermieri, educatori, oss, personale scolastico, volontari genitori.